Classe 1992, milanese, a 18 anni si trasferisce a Londra dove ci rimane per cinque anni per approfondire la sua passione per la musica. 33 milioni di streaming su Spotify per “Senza di me” il brano con Franco 126 e Gemitaiz.
Ho incontrato per voi Andrea, il ragazzo che viene dal futuro
• Come nasce la tua passione per la musica?
Le mie prime memorie infantili sono tutte abbinate a una colonna sonora..mio padre è sempre stato un grande appassionato di musica ed è sicuramente merito suo se per me ha acquisito un valore così importante.
• 5 anni a Londra cosa ti hanno lasciato addosso?
Spirito di osservazione, un gusto musicale più eterogeneo, e molta ambizione nel mio percorso.
• “Senza di me” è il tuo ultimo singolo. Parlaci di questo brano e della collaborazione con Franco126 e Gemitaiz
Tecnicamente non lo è, in quanto il brano è di Gemitaiz e successivamente sono uscite altre mie canzoni. Comunque è stata la circostanza che ha fatto nascere una grande amicizia tra di noi..già ci conoscevamo ma in seguito a questa uscita abbiamo cominciato a frequentarci molto spesso. Davide in particolare mi ha seguito in molte date del tour e abbiamo condiviso molto palchi assieme.
• Con chi vorresti duettare?
Paolo Conte
• Cosa manca nella musica attuale?
Nella musica attuale mondiale non manca niente, nella musica attuale italiana invece vedo più problematiche, ma credo che sia anche un problema strutturale della discografia. È molto settoriale e si sente troppo la necessità di etichettare, l’originalità non viene molto ripagata. Ma non voglio sembrare troppo negativo, sono comunque contento di fare musica nel mio paese.
• Cosa pensi dei talent?
Non fanno per me, ho una visione diversa del talento in quanto tale.
• Quale è il tuo sogno nel cassetto?
Realizzare i grandi spettacoli che ho in testa.
• Chi è Andrea Venerus?
Un ragazzo del futuro 😋
• Come è il rapporto con i tuoi fans?
Bellissimo..specialmente ai concerti..mi fanno capire molto di me e del mio percorso, ed è stupendo condividere quello che faccio con gli altri. Sono molto hippy.
• Roma e la musica, come mai hai scelto la capitale come città in cui vivere?
Al tempo ci sono finito quasi per caso, mi aveva rapito e cercavo un cambiamento. In realtà ora è da un anno che mi sono ritrasferito a Milano da dove vengo. È un passaggio che ha richiesto molti anni.
• Prossimi progetti
Scrivere il mio disco e ampliare sempre di più il mio raggio d’azione.