Inauguro questo nuovo capitolo del mio blog intitolato #storieinviaggio. In questi anni ho ascoltato tanta gente e mi è capitato spesso che estranei mi raccontassero a ruota libera la loro vita. Ho deciso di trascrivere alcune di queste storie un po’ perchè sono rimaste impresse nella mia anima, un po’ perchè meritano di essere raccontate.
Oggi vi parlo di Amina. L’ho incontrata recentemente, era tornata dalla Tunisia dove era andata a dare l’ultimo saluto al padre era deceduto qualche giorno prima. Amina nel suo Paese era una hostess di volo. Era libera Amina: lavorava, era istruita, conosce ben sette lingue. E’ venuta in Italia con il marito, un ragazzo proveniente dall’Egitto. Credeva di trovare l’oro, e invece ha trovato la miseria. Vuoi perchè il nostro Paese è in crisi, vuoi perchè non c’è meritocrazia, qui, nonostante le sue conoscenze linguistiche Amina il massimo che ha potuto fare è seguire gli anziani. Ha pulito pavimenti, ha lavorato di notte facendo i lavori più umili. Poi arriva lui: il regalo più bello della vita di ogni donna, un figlio.
La gravidanza per lei non è stata una passeggiata: già al secondo mese era mobilizzata a letto. E’ nato prematuro il piccolo di Amina, è nato al sesto mese. Le cure sono stata impegnative e difficili così come i primi anni di vita del piccolo. Lei non ha più potuto cercarsi un lavoro: il cucciolo aveva bisogno di lei.
Allora il compagno di questa ragazza dagli occhi color cioccolato e un sorriso che le illumina tutto il viso, ha dovuto tirarsi su le maniche e cercare di portare a casa la pagnotta per tutti. Ha trovato un lavoro come magazziniere. Preferisce i turni notturni, perchè si sa, si può guadagnare qualcosina di più.
Mentre mi racconta con dignità la sua storia, Amina non smette un attimo di sorridere. Nella sua testa c’è lui, il suo piccolo. Oggi ha 5 anni e parla già cinque lingue: italiano, tunisino, egiziano, francese ed inglese.
“La mia felicità oggi è lui, vederlo sano e vederlo crescere come qualsiasi altro bambino è il regalo più grande”.
Le sorrido ad Amina, non posso non sciogliermi davanti a queste sue parole. E come ho detto a lei, questo bambino ha un futuro davanti anche grazie ai suoi insegnamenti. Con cinque lingue sarà più facile affrontare il mondo, anche se chissà che mondo lo aspetterà. Ma i suoi occhi brillano, gli occhi di una madre che ha imparato a guardare il presente e il futuro nonostante tutto. Lontana dalla sua terra oggi lei qui è comunque felice: questo bimbo sarà il suo piccolo riscatto.
Ci salutiamo come due amiche, nonostante il viaggio insieme sia stato molto breve. La sua storia ci ha in qualche maniera “legate”. Quando il treno riparte mi manda un bacio dal finestrino. Ho ancora il suo sorriso stampato nella mia mente.