Domenico Scardamaglio, classe ’86, è un cantautore napoletano, cresciuto in Calabria e stabilizzato a Roma. Lo abbiamo incontrato per conoscerlo più da vicino.
• Chi è Domenico Scardamaglio?
Un trentatreenne laureato in a giurisprudenza che scrive canzoni, fa uscire dischi, legge, esce, beve, va in giro a fare concerti insieme ai suoi musicisti. Abita a Roma, è nato a Napoli, ha vissuto a Vibo Valentia fino all’università. E ancora ci torna a trovare la famiglia.
• A chi è rivolta la tua musica?
A chi vuole sentire parlare di se o di altre persone sotto forma di poesia. Ovviamente questo é ciò che provo a fare, a volte ci riesco a volte no, ma l’obiettivo é questo, fare poesia ed entrare in empatia con chi ascolta. Non é che mi sforzi troppo, io parlo di quelle cose che mi colpiscono, quelle stesse cose, spesso, colpiscono tutti. Ho un pubblico prevalentemente giovane, ma pare che il progetto non dispiaccia a quelli più grandi.
• Se potessi scegliere, in che decennio saresti vissuto e che musica avresti fatto?
Anni ’70 sicuramente, questa moda dei nazionalismi non mi piace, avrei preferito vivere in un periodo più solidale e progressista. Poi sono un cantautore, sicuramente sarebbe stato più bello e produttivo vivere nel decennio dei cantautori.
• Domenico da piccolo chi ascoltava?
Principalmente Rock classico: i Doors, i Pink Floyd, Jimi Hendrix, i Beatles, i Radiohead, Nirvana ecc. Ascoltavo anche Ligabue e Vasco. Successivamente sono passato al cantautorato, con Battisti e De André principalmente
• Che funzione ha la musica nel 2019?
Credo lo stesso di sempre, è una cosa di istinto, c’è chi la ascolta per non pensare, per riempire i vuoti e c’è chi l’ascolta per il motivo contrario, per pensare, per riflettere. Io appartengo a questo secondo gruppo. C’è chi l’ascolta per ballare, c’è chi l’ascolta per suonare, c’è chi l’ascolta per ricordare, piangere, rimorchiare, la funzione della musica é complicata da spiegare. Fatto sta che esiste sostanzialmente da quando esiste l’uomo, e attraverso la storia lo accompagna, sono molte le correnti e gli istinti che asseconda, parlare di un significato univoco nel 2019 é sicuramente complicato, perché il tessuto umano é davvero molto variegato, però una cosa posso dirla: io credo che i giovani di oggi stiano vivendo un periodo di pessimismo, di tristezza, di vuoto. Chi riesce a parlare di questo vuoto oggi riempie i palazzetti.
• Quali sono le passioni più grandi di Domenico?
La lettura, il mare, la campagna, i borghi antichi, l’aperitivo, i cani, mangiare cose tipiche.
• Progetti
Finire questo tour e mettersi a lavoro su nuove canzoni, si spera di crescere sempre di più, passo dopo passo, disco dopo disco, concerto dopo concerto. A parte questo il progetto principale è essere sereni, poter vivere tranquillamente con questo lavoro.
• Quale è il premio più ambito per Scarda?
Nessuno in particolare, io non credo molto nelle “competizioni” musicali, li dove si aggiunge una nuova persona che trova conforto nell’ascoltare la mia musica, quello è il mio premio, più queste persone aumenteranno e più mi sentirò premiato.
• Tra dieci anni come ti vedi?
Mi vedo ogni domenica a pranzo fuori porta, mi vedo in vacanza in barca d’estate, mi vedo in autunno a fare la vendemmia, a farmi il vino da me. Non rispondo sul lavoro, non ho idea di come andrà e non ho voglia di gufarmi da solo.
“Tormentone” è un disco delicato ma graffiante. Ritornelli semplici e parole schiette cantati dalla voce roca del cantautore calabro-romano che, come carta vetrata, depura la realtà dalle disillusioni. L’elettronica, costante dei gruppi indie degli ultimi anni, qui viene affiancata da arpeggi, accordi e ritmi limpidi che ricordano la migliore tradizione italiana del cantautorato. Questo disco ha ottenuto ottimi riscontri di pubblico e critica ponendo Scarda tra le nuove e più interessanti proposte del cantautorato it-pop italiano. Ne sono la conferma i singoli “Distrutto” e “Tropea” usciti nella primavera di quest’anno.
Queste ultime date saranno l’occasione per scoprire un nuovo live show prima che il cantautore si concentri completamente sui suoi prossimi brani.
DATE CONCERTI SCARDA:
26 ottobre – H2NO – Pistoia
31 ottobre – Teatro Kismet Opera – Bari
8 novembre – Mood – Rende (CS)
16 novembre – Ohibò – Milano
23 novembre – Urban – Perugia
29 novmbre – Smav – S. Maria a Vico (CE)
12 dicembre – Covo – Bologna
14 dicembre – Monk – Roma