Anche questa edizione di Sanremo 2012 è finita. Da grande fan quale sono delle Kermesse non posso nascondere di averla seguita interamente.
La puntata finale per quanto mi riguarda raccoglie i punti salienti dell’edizione 2012: musica e donne al centro dell’attenzione. Donne che oltre la bellezza hanno qualcosa da raccontare, chi in chiave ironica chi in chiave musicale.
Vince Emma Marrone, forse vincitrice annunciata, la quale con la sua “Non è l’inferno” racconta l’Italia di oggi. Un’Italia in cui è difficile andare avanti, un’Italia con le sue paure e problemi. Una canzone impegnata cantata da una ragazza di appena 29 anni. Così come le sue colleghe sul podio, tutte classe 1982, accomunate anche dalla parola “reality” nella loro carriera: chi per averci partecipato, chi, come Arisa, per essere stata consacrata in veste di giudice nell’ultima edizione di X Factor trasmessa nei scorsi mesi su Sky.
Nella serata finale anche la mia amica, ormai soft curvy, Geppy Cucciari. Fasciata in abito lungo nero esordisce sul palco con le sue battute e la sua frizzantezza dicendo: “Dovrebbero chiudere Playboy, quelle donne non esistono. A volte, quelle donne esistono solo a Sanremo o qualche volta a Studio Aperto”. Una ragazza semplice, con un filo di trucco che ha messo in risalto le sue doti comiche facendoci fermare a ricordare la cooperatrice italiana, Rossella Urru, in mano ai rapitori da 120 giorni.
Un trionfo tutto al femminile, in una kermesse in cui la farfalla di Belen ha aperto al gossip ma ha chiuso, per fortuna, con donne di sostanza e ragazze che hanno trasmesso qualcosa senza denudarsi ma con parole e musica.