Nasciamo unici eppure pochi tengono a questo privilegio. Ieri sera a Piazza Pulita su La7 condotto da Corrado Formigli abbiamo parlato dei pro e dei contro della chirurgia estetica. Sono andati in onda dei filmati di medici turchi che fanno delle dichiarazioni che mi hanno lasciata basita. “Un conto è essere belle un conto è essere wow” dice uno di loro. Cosa vuol dire esattamente “essere wow”? Consigliavano di rifarsi il sedere per poterlo mettere su instagram, ma veramente un medico può dire queste parole? Può sottoporre a ore di intervento una ragazza giocando sulla sua fragilità psicologica per “mettere il sedere su instagram”?
Da oltre dieci anni vado nelle scuole a spiegare quanto sia importante, oggi più che mai, essere unici. Nessuno ce lo insegna e non ho la presunzione di farlo io. E’ importante che i giovani d’oggi sappiano che non saranno due tette, due labbroni rifatti, un sedere rimodellato a far di loro dei talenti. Non sarà la corsa ai like a rendere felice una persona. Non sarà il giudizio degli altri a costruirvi, specie se sono delle persone estranee che vi commentano un post. Niente di tutto questo. La felicità è un’ambizione e un traguardo difficile da raggiungere. E’ l’apice di una scala in salita in cui ogni gradino è una prova ardua. Solo il tempo regalerà una sorta di serenità/felicità, ma è una conquista che non può passare dall’estetica. Non deve. Ci sarà sempre qualcuno che vi dirà che siete sbagliati, che non siete adatti, che non siete perfetti. Ci sarà sempre qualcuno che tenterà di smontarvi. Essere unici vuol dire anche sapersi distinguere, saper andare controccorrente, non aver timore di non piacere perché la si pensa in maniera diversa. E’ molto più complicato essere unici, viceversa, è più facile uniformarsi. Ma come dice una bellissima canzone di Samuele Bersani:”Sei solo la copia di mille riassunti” ed è per questo che vi invito a non uniformarvi mai, ad essere sempre voi stessi. Nessuno ci educa ad essere unici, è per questo che dovete lottare ogni giorno per esserlo.