Già l’anno scorso le polemiche sono state accese e quest’anno, dopo il mio post su Vogue Italia, noto che la fascia miss Curve c’è ancora. “Una fascia che esalti la bellezza mediterranea e il fisico curvy” parlava un anno fa Patrizia Mirigliani, e l’anno scorso c’era uno sponsor che premeva affinchè la filosofia del “corpo delle curve” venisse spinta il più possibile. Quest’anno leggo i quotidiani e leggo delle cose alle quali non posso rimanere indifferente: partendo dal presupposto che sono stata una delle prime a portare il termine “curvy” in Italia, soprattutto a livello mediatico, ora posso solo essere contenta che sia diventato un termine usato nel linguaggio comune, purchè sia usato correttamente.
Mi arriva sottomano la foto di questa ragazza, Fabiola, 178 cm, taglia 44. Miss curve di cosa??? La cosa che più mi fa arrabbiare è il far passare per CURVY donne perfettamente in NORMOPESO. Con tutto rispetto per questa bellissima ragazza, tutte queste curve su cui sbandare non le vedo. L’anno scorso successe la stessa cosa: ragazze altissime, con la taglia più comune in Italia,la 44, passate per donne curvy. Ora basta, non funziona esattamente così. In realtà Miss Italia, negli anni, ha avuto diverse fisicità e diversi tipologie di donne tra le concorrenti. Vogliamo ricordarci Sofia Loren? Lei si che era curvy!
Bisogna avere la coerenza di sposare la comunicazione con ciò che poi realmente vediamo. Inoltre, a queste ragazze stiamo lanciando un messaggio sbagliatissimo:se una 44 è curvy una 46 è obesa? Perchè non può partecipare una taglia 48 o 50 a Miss Italia? Ne è piena la nostra nazione di belle donne con misure diverse dalle canoniche. Allora se la vera rivoluzione la vogliamo fare tutti assieme, almeno utilizziamo la coerenza, altrimenti è opportuno lasciar perdere qualsiasi tentativo, che al posto di portare benefici, potrebbe creare soprattutto danni.