Un’attenzione particolare alla salute, con scelta di cibi sempre più sani; dall’altra parte nuova tecnologia per cucinare più velocemente e riscaldare i cibi già pronti. Un occhio alla tradizione e uno al futuro ecco cosa promettono personalità del calibro di Antonia Trichopoulou, Direttore del World Health Organization Collaborating Centre for Nutrition presso il Dipartimento di Igiene ed Epidemiologia della Scuola di Medicina dell’Università di Atene, il futurologo e scrittore Richard Watson, Claude Fischler Direttore del Centre Edgar Morin e membro dell’Advisory Board della Barilla Food and Centre Nutrition,al Quarto Forum on Food and Nutrition appena conclusosi a Milano ha dedicato una sessione plenaria al futuro dell’alimentazione.
Il trend sarà comunque sempre quello di tornare alla tradizione: memoria, ricordo e tradizioni terranno in vita le ricette locali e quelle delle nostre nonne. Sicuramente un bel sospiro di sollievo si può fare viste queste previsioni. In una società in cui cresce di anno in anno l’allarme obesità, la conquista del fast food ha avuto una rapida ascesa, affermandosi tra le industrie più ricche del settore alimentare, la ricerca dell’alimentazione sana sembrerebbe impossibile in un prossimo futuro, invece, pare proprio che sia così. E’ prevista anche una “globalizzazione dei sapori” visto la società multietnica del nostro presente, accentuata sicuramente nei prossimi ventanni.
Iniziamo da ora ad imparare le ricette locali, quelle delle nostre nonne e bisnonne. Un domani ci torneranno utili, specie per poterle trasmerre alle future generazioni.