In Uk entra in vigore una legge per etichettare gli alimenti: verde sarà il bollino per gli alimenti sani, giallo per quelli cui stare attenti, rosso per i prodotti non sani. Tra questi ultimi è stato inserito l’olio di oliva, il lardo di colonnata e il prosciutto di Parma e i formaggi dop. Lasciando perdere la polemica di questi giorni che mette sotto accusa molti dei prodotti “made in Italy”, mi domando quanto può essere utile questa iniziativa. Da una parte può esserlo per identificare tutti quei prodotti ricchi di zuccheri, grassi o ancora pieni di sale, ma dall’altra parte la trovo anche molto superficiale. Pier Maria Saccani segretario generale dell’Aicig, Associazione italiana Consorzi Indicazioni geografiche dichiara all’Espresso: “Non ha senso perché non prende in considerazione i consumi reali dei prodotti di qualità. Nessuno mangia tutti i giorni, per tutta la vita ma neanche per una settimana di seguito, maxi dosi, ad esempio, di prosciutto. Pensando di porre un semaforo rosso a eventuali abusi, si finisce per mettere reali barriere di mercato”.
Da anni mi batto finchè entri nel programma scolastico l’educazione alimentare. In una società dove l’obesità è un vero e proprio allarme sociale, nessuno ha mai pensato che forse iniziare dall’educare, dall’istruire sia la via più consapevole? Oppure qualcuno difende l’industria farmaceutica che con il business dei prodotti dimagranti e similari ogni anno macina miliardi di euro?
Ancora una volta non ci sono evoluzioni. Ogni iniziativa del genere lascia perplessi perchè alla fine porta il consumatore a non essere informato, ma solo abbagliato.