Fonti Dagospia.it e La Stampa.it – “SEI GRASSA COME UN MAIALE”, “MA DOVE VAI CHE PESI CENTO CHILI?”, “SIETE QUI SOLO PER LECCARE LA FI*A” sono solo alcuni degli insulti omofobi che un allenatore avrebbe rivolto alle sue calciatrici di una squadra di calcio femminile, la Novese, quando ne era allenatore.
M.G.F. 57 anni, queste le iniziali dell’ex allenatore dimessosi a gennaio scorso dalla carica, è stato deferito dalla FIGC a seguito delle testimonianze di molte calciatrici all’epoca in maglia biancoceleste. Tutto ruota attorno a episodi che si sarebbero verificati in campo e fuori. L’ormai ex allenatore avrebbe assunto comportamenti denigratori e discriminatori legati all’aspetto fisico e all’orientamento sessuale delle sue giocatrici. Frasi come «Sei grassa come un maiale», «Ma dove vai che pesi cento chili?» o anche pesanti volgarità a sfondo sessuale: «Siete qui solo per leccare la f...». Non solo: ci sarebbe stato pure il tentativo, sempre messo nero su bianco dalla Procura sportiva, di instaurare una relazione sentimentale con una calciatrice e, al suo rifiuto, un comportamento morboso dell’allenatore nei suoi confronti. «Ne voleva controllare tutti i movimenti, di sera verificava se il cofano dell’auto fosse caldo per capire se la ragazza era uscita di casa» si legge.
L’avvocato dell’allenatore difende così il suo assistito: «Siamo solo al deferimento e all’emissione dei capi di imputazione della Procura federale, ora finalmente il mio assistito potrà difendersi. Per questo, non entro nel merito degli atti processuali. Mi sembra si tratti di un intervento “ad hoc” per recare danno all’immagine del tecnico. Nei prossimi giorni presenteremo denuncia per calunnia. Proveremo in giudizio che le accuse di stalking e di avance verso una giocatrice sono infondate: se così fosse, delle indagini dovrebbe occuparsi un’altra procura e tutto dovrebbe finire in altro ambito di giustizia. Ci sono versioni fornite dalle testimoni diverse fra loro e alcune prove sono tutte da verificare. Quanto alle frasi pronunciate che hanno fatto scalpore, vanno sempre contestualizzate al momento in cui vengono pronunciate».