Alte, magre, tonde, basse, con le curve, piatte, slanciate, over quanti aggettivi per descrivere il corpo delle donne. Per anni ci hanno fatto credere che durante il periodo estivo bisognasse superare la famosa “prova costume”. Ma esattamente cosa è la prova costume? E’ una strategia che il marketing ha utilizzato per farci sentire in colpa nel non essere come quelle donne sulle riviste patinate. Creme, pillole dimagranti, pozioni magiche snellenti, diete miracolose ed ecco che il business impazza. Ma cosa succede se le donne improvvisamente iniziassero ad amarsi per come sono e scoprissero che quelle donne sulle riviste non fossero il frutto di qualche binomio di prodotti ma di semplice photoshop?
Questo non esclude che moltissime investono nel proprio corpo con palestra, regime alimentare, piccole attenzioni settimanali ma allo stesso tempo non deve esserci una sorta di prigione psicologica per chi quel fisico non lo ha e nemmeno ha il tempo da investire per curarlo ai massimi livelli. Che la salute debba essere l’obiettivo unico e principale di ognuna di noi è sacrosanto, ma chissenefrega se ci sono smagliature, pancette, se non siamo iper toniche, se il seno non è alto e tondo, se non siamo tutte 180 cm e se non abbiamo gambe chilometriche.
In America impazzano le campagne di beachwear che celebrano la #bodyconfidence
In Italia cosa aspettiamo? Io ho iniziato da anni a fregarmene e voi?
#dospymood è l’hashtag per postare sui vostri social le foto in costume da bagno. Aspetto le vostre immagini per il prossimo post 🙂