Sempre di più sono i bambini esposti nei social network per volontà dei genitori. In queste ore mi sono imbattuta in alcuni profili che oserei definire mostruosi. Bambini che non arrivano nemmeno ai dieci anni di età, “sfruttati”, messi in posa come fossero un trofeo da esibire, acconciati con delle mise alle volte anche troppo spinte per la loro età e tutto per avere qualche like sui social network e così avere una forma di business.
Il problema è sempre lo stesso: sottovalutiamo il potere della rete. Una volta che mettiamo online una fotografia ne perdiamo il controllo e automaticamente non ne siamo più padroni. Essendo minori che spesso non decidono di veicolare la loro immagine, siamo sicuri che questa forma di condivisione non sia una piccola forma di violenza che facciamo a nostro figlio? Un domani potrebbe pentirsene di aver dato un’immagine di sé che non ha scelto di far girare nella piattaforma del web.
Se da un lato è un bene educarli alle nuove tecnologie, dall’altro è estremamente pericoloso esporli sottovalutando i rischi che la rete offre.