Stanche dei continui attacchi di Mr Lagerfeld, la titolare di un’associazione francese chiamata ““Belle, Ronde, Sexy et Je M’assume””, ha denunciato il direttore creativo della maison Chanel per le sue dichiarazioni fatte in un programma televisivo francese su noi modelle curvy. Betty Aubriere, presidente del gruppo, accusa Lagerfeld di aver fatto commenti discriminatori e diffamatori.

Una vera e propria battaglia da parte di una donna che rappresenta il mondo curvy: ” Siamo stanche. Le ragazzine sono già molto insicure, e questi commenti non fanno a loro bene. Oggi lui ci insulta, domani chi ci sarà?” Inoltre, viene chiesta una legge contro la discriminazione delle persone formose. Già nel suo libro Karl Lagerfeld dichiarava che “Nessuno vuole vedere in passerella donne con le curve” e sottolineava quella sua ossessione per il peso che lo accompagna da quando era piccolo. Chi non racconta la gaffe con Adele? Dopo averla etichettata come brava cantante ma grassa, ha dovuto pubblicamente scusarsi. Per rincarare la dose l’eccentrico personaggio dichiara: “Sono donne grasse che si siedono davanti a televisori con il loro pacchetto di patatine che dicono le modelle magre sono orribili . “

Ricordiamo che Karl Lagerfeld in passato è stato obeso, e grazie a una dieta, che gli ha portato anche un libro di successo “Diet” scritto con un nutrizionista, ha perso più di 40 chili. Forse il passato non gli ha insegnato molto: questa discriminazione verso chi non è filiforme non manca modo di sottolineare una mancanza di sensibilità verso una parte della società. Eppure, una borsa di Chanel può capitare in mano di chiunque, sia esso magro, sia esso obeso.

Oggi ad essere prese di mira dal direttore creativo siamo noi modelle curvy: eppure, se date un occhio in giro, il mercato che ci sta obbligando a restringerci sempre di più, tutta questa obesità sulle passerelle non la vedo. Ma si sa, a volte, pur di far parlare si dice di tutto. Peccato, caro Karl, che dovrai fartene una ragione: la maggior parte delle donne, soprattutto in Europa, circa il 68%, sono curvy. Quindi se vorrai continuare a vendere anche le tue collezioni, sarai tu che ti dovrai adeguare a noi “curvy” e non noi a te.