Leggo di tutto sulle dichiarazioni di Oliviero Toscani di questi giorni, che con il suo fare dissacrante commenta “Le donne devono volersi bene per quello che sono. Serve un ruolo più serio delle donne. La smettano di dover sempre sedurre, altrimenti finiranno per sedurre solo maniaci e i violenti. Le donne devono essere più sobrie, diano importanza all’essere più che al sembrare…
Le donne non si devono truccare, mettersi il rossetto, devono volersi bene per quello che sono…
Ormai i tacchi sono inversamente proporzionali all’intelligenza. È un vero disastro. Sono tutte rifatte, con labbra che sembrano canotti e nasini tutti uguali. Ma cosa è successo?…”
Sotto un certo punto di vista condivido. E’ la filosofia madre della mia carriera il “volersi bene” e trovo che in giro ci sia anche poca sobrietà. E’ storia dell’altro giorno che in pieno centro a Roma con i primi caldi una ragazza girava in bikini che poco lasciava all’immaginazione. Da lì a invitare alla violenza ne passa!
Non credo che quello di Toscani sia una provocazione, ma semplicemente il suo punto di vista. Su una cosa però vorrei soffermarmi: dove era quell’Oliviero quando gli commisionavano queste pubblicità?
La coerenza è tutto: da grande provocatore probabilmente anche tu ti sei fornito del corpo delle donne per lanciare messaggi. E quindi sei complice anche tu di una società voyerista. Anche a me è stato chiesto di sfilare in lingerie in un noto programma: mi è bastato dire no. E’ vero che questo no pesa ancora oggi (dal momento che non sono più stata invitata), ma la coerenza nella vita è quasi tutto. Sarei potuta andare, far vedere che mi amavo ancora di più nuda, ma lascio alla mia intimità la versione più sexy del mio corpo. A volte gli uomini non capiscono che in una società che punta tutto sull’immagine e sul “piacere”, anche un tacco e un rossetto possono far bene all’autostima.
Allora perchè tu fotografo complice di aver portato nei media una immagine della donna provocante ora fai retrofront? Voglio pensare che anche Toscani si sia rotto di far vedere carne per la libidine dei suoi clienti. Quindi cerco di trarre il lato positivo delle sue dichiarazioni. Ora però ci vuole coerenza: non vorrei che domani per “provocare” ci troviamo l’ennesima donna nuda,magari con le gambe aperte, in un 6×3.
Perchè l’amore per se stessi non si impara, e i media in questa battaglia non aiutano affatto. Allora cari addetti della comunicazione, non siate complici, ridateci dignità, alla fine ci basta poco: chiediamo solo di essere per una volta ascoltate e non solo guardate.