Il curvy: un fenomeno a fisarmonica

Il curvy: un fenomeno a fisarmonica

Il curvy: un fenomeno a fisarmonica

Da anni mi occupo di questo mondo, il mondo vicino al reale, il mondo della moda a portata delle donne di oggi. Un fenomeno pieno di contraddizioni, che spesso provoca per far sentire sempre di più la propria voce.

Ed ecco che da un paio di anni qualcosa si smuove: nasce Vogue Curvy , magazine come Donna Moderna e Freundin in Germania sposano la causa volendo non più modelle protagoniste nei loro servizi ma solo donne vere, aziende fanno sfilare modelle considerate “fuori taglia” per colpire.

Ma si smuove davvero qualcosa o è tutto solo fumo? E’ presto per giudicare, qualche contraddizione indubbiamente c’è. Come ha dichiarato il famoso redazione di Plus Model Mag l’industria del plus size restringe sempre di più le taglie, soprattutto in Europa, dove modelle taglia 42 vanno a realizzare i cataloghi di moda morbida. Come cita una delle foto della campagna: “Dieci anni fa le modelle plus size erano considerate le ragazze dalla taglia 46 alla taglia 52. Ora nelle agenzie le modelle plus size hanno dalla taglia 40 alla taglia 48 massima, con lo scontento dei consumatori”. Lavorando nel mondo della moda posso confermare che è cosi. E’ altresì chiaro che per avere una foto che si avvicini ai media di oggi, è più facile avere modelle più “magroline” piuttosto che ragazze con taglia superiore alla 48 che vengono spesso e volentieri photoshoppate (a volte in maniera vergognosa, creando degli avatar veri e propri).

Ma allora, in che direzione stiamo andando? Come dico spesso le “definizioni mi stanno strette” e anche in questo caso, probabilmente così. Il mondo curvy sicuramente smaschera un mondo fashion che ultimamente ha esagerato nell’utilizzare ragazze dalla struttura così magra, ma ancora deve trovare una dimensione propria, ancora troppo ballerina.

In Italia soprattutto nelle aziende in cui lavoro, si chiede spesso e volentieri alle modelle di dimagrire, in quanto i campionari si restringono sempre più. Agli inizi del 2000 alcune mie colleghe lavoravano con la 48-50, ora le stesse aziende e le stesse ragazze, volendo continuare la loro carriera, sono arrivate a indossare la 44. Possiamo definire plus una 44? Credo proprio di no. Si è ancorati ad un’immagine ancora troppo “perfetta” per azzardare di mettere sui manifesti un po’ di pancetta? Ai posteri l’ardua sentenza 🙂

 

For years I work with this world, the fashion’s world near women today. A phenomenon full of contradictions, which often leads to feeling more and more her own voice.

In these years something cahnged: Vogue Curvy was born, as Donna Moderna magazine and Freundin in Germany wanting real woman because the models are no longer protagonists in their services. But you really have something moves or is it all just smoke? And ‘early to judge, there is certainly some contradictions. As stated by the famous drawing of Plus Model May the plus size industry shrinks more and more sizes, especially in Europe, where models are size 12 to make the soft fashion catalogs. Cites as one of the photos of the campaign: “Ten years ago plus-size models averaged between size 12 and 18. Today the need for size diversity within the plus-size modeling industry continues to be questioned. The majority of plus-size models on agency boards are between a size 6 and 14, while the customers continue to express their dissatisfaction.” Working in the fashion world I can confirm that it is so. It ‘also clear that to have a wild picture that comes close to the media today, it’s easier to have multiple models “skinny” girls rather than with size greater than the 14 that are more often changed with photoshop (sometimes in a shameful manner, creating avatars).

But then, what direction are we going? As I often say “definitions are close to me” and again, probably so. The world surely exposes curvy fashion a world that lately has gone too far in using the structure so thin girls, but still must find a specific dimension, too dancer.

In Italy, especially in companies where I work, more often asks the models to lose weight, because the samples shrink even more. In early 2000 some of my colleagues were working 14-16 size with the same companies and the girls, wanting to continue their career, have come to wear the 12. We can define a plus 12 size? I think not. It is anchored to an image is too “perfect” for venturing to put a little on the posters our curves? Posterity will judge:)

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