Francesca Sanzo, 102 chili sull’anima

Francesca Sanzo, 102 chili sull’anima

Storia di una donna che è riuscita a dimagrire grazie alla forza di volontà

Francesca Sanzo, 102 chili sull’anima
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Francesca prima della dieta
Ho incontrato Francesca in uno studio televisivo dove stava promuovendo il suo libro “102 chili sull’anima”. La sua storia è quella di tante donne che ce l’hanno fatta a uscire dall’obesità e a rinascere. Oggi Francesca è una donna matura, consapevole che non rinnega minimamente il suo passato e che a 40 anni è riuscita a perdere 40 chili con la forza di volontà, una nuova alimentazione più consapevole e sport. L’ho intervistata per voi.
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Francesca oggi
Quali sono le tue abitudini alimentari?
Faccio una ricchissima colazione (yogurt + cereali e frutta e caffè), mangio i carboidrati a pranzo (di solito evito quelli complessi come la pasta che mi riservo per il fine settimana) e le proteine a cena. In generale mangio tanta verdura, privilegiando quella fresca e faccio uno spuntino al mattino e uno al pomeriggio. Ogni tanto “strafaccio”: mi piace mangiare e se esco con gli amici non mi privo di nulla. In tutto questo, devo dire, mi aiuta molto il fatto che faccio attività fisica regolare e quindi se faccio qualche eccezione e “stravizio”, poi lo sport mi fa tornare al mio peso abituale.  
Quanto conta lo sport nella tua vita?
Lo sport conta tantissimo oggi: è il mio motore di creatività mentale e di benessere fisico. Fino a 2 anni e mezzo fa non mi muovevo, oggi corro 2/3 volte a settimana e vado in piscina 1/2 volte a settimana. Mi serve per sentire il mio corpo vivo e attivo e per connetterlo alla mia mente. Ho sposato il pensiero bio energetico secondo il quale noi siamo il nostro corpo e non può esistere benessere mentale senza benessere fisico. Il mio primo libro, lo dico sempre, l’ho scritto tutto correndo e così anche quello che sto scrivendo ora, credo si stia formando soprattutto nei momenti in cui metto il cervello nella centrifuga dei muscoli ;-). 
La parola felicità da cosa dipende?
Dipende tantissimo dal modo in cui ci raccontiamo e diamo parole al nostro mondo: se usiamo parole svilenti, spesso viviamo male e siamo infelici, se usiamo parole per definirci cariche di opportunità, riusciamo a toccare punte di felicità. Per quanto mi riguarda, mi rendono felice molte piccole cose, ma solo perché ho imparato a guardarle con gli occhi giusti e a viverle nel qui e ora. 
Cosa cambieresti della Francesca di ieri e di quella di oggi?
Quella di ieri aveva paura di tutto e non ha fatto molte scelte per questo: non la cambierei perché ho imparato tanto, ma certo se fosse successo prima, oggi sarei un po’ più avanti nella mia evoluzione 😉 La Francesca di oggi è ancora un po’ troppo permalosa (sono uno scorpione) e su questo sto lavorando. Dal punto di vista fisico, parlo dell’oggi: non cambierei una virgola, anche le smagliature fanno parte della mia storia personale e ne vado fiera e orgogliosa! 
Il tuo rapporto con il sesso opposto come lo hai vissuto quando eri più robusta?
Sono sempre stata una persona solare e capace di tessere relazioni di valore e – credo – anche di affascinare gli altri (donne e uomini), a qualsiasi peso. Sono diventata obesa quando già stavo con il mio attuale compagno: lui non ha mai smesso di guardarmi con occhi desideranti. Per quanto riguarda tutto il resto del mondo maschile, ho sempre cercato di stabilire relazioni paritarie, fondate sulla stima e sui contenuti, lo faccio ora, lo facevo prima. Sicuramente non vivevo bene con il mio corpo quando ero molto obesa, mi sentivo a disagio e ciò accadeva sia con gli uomini che con le donne: credo che il disagio fosse nel mio sguardo su di me, più che in quello degli altri (a parte qualche eccezione, ma per fortuna minima). 
Quale è il messaggio che vuoi lanciare a tutte le donne?
Io credo nell’importanza di accettarci, ognuna, per quello che siamo, nel nostro corpo, nel nostro sorriso, nella nostra storia (che passa anche attraverso il corpo) e porto un messaggio: pensa sempre, profondamente, quanto la scelta che stai facendo per te e per il tuo corpo è una scelta di vero “amore” o di paura, a volte le due cose si scambiano perché si teme un cambiamento impossibile. Io credo che se il corpo viene trattato male e si diventa fortemente obesa come me, allora forse non ti stai volendo davvero bene ma ti stai nascondendo per paura. In quel caso: perché non provare a cambiare senza giustificarsi ma nemmeno svilendosi? Ogni persona ha il proprio percorso e si può sempre cambiare strada se è per stare meglio. 
 
Penso che oggi ci sia poi molto bisogno di ristabilire il senso del movimento e attività fisica come opportunità per l’armonia di sé e non solo per dimagrire o per fattori estetici: se si riesce a cogliere quanto corpo e mente siano inscindibili, si inizia quasi sempre un percorso virtuoso che porta a stare meglio, a raggiungere piccoli obiettivi fortificanti del proprio sé e ad accettare la propria “forma” fisica e mentale, cogliendone i lati più preziosi, qualunque essa sia. Vorrei che le donne la smettessero di sentirsi inadeguate all’attività fisica, magari perché hanno qualche chilo di troppo e la trovassero non solo una bella opportunità per fare stare bene il proprio corpo ma anche per riconnetterlo alla propria mente e fare lavorare entrambi in armonia e con gioia. 

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